E’ uscito a pochi anni dal libro, il film ” Nessuno si salva da solo “ la storia di Delia e Gaetano, triste e complicata, torna a noi. I due erano una coppia, ora non lo sono più, e stasera devono imparare a non esserlo. Si ritrovano a cena, in un ristorante all’aperto, poco tempo dopo aver rotto quella che fu una famiglia. Lui si è trasferito in un residence, lei è rimasta nella casa con i piccoli Cosmo e Nico. La passione dell’inizio e la rabbia della fine sono ancora pericolosamente vicine. Delia e Gaetano sono ancora giovani, più di trenta, meno di quaranta, un’età in cui si può ricominciare. Sognano la pace ma sono tentati dall’altro e dall’altrove. Ma dove hanno sbagliato? Non lo sanno. Margaret Mazzantini crea un romanzo che è l’autobiografia sentimentale di una generazione. La storia di cenere e fiamme di una coppia contemporanea con le sue trasgressioni ordinarie, con la sua quotidianità avventurosa.
Una coppia come tante, come noi. Contemporaneamente a noi. È una storia che si dissolve nel nulla. Il ricordo di un amore che ha procreato, e i cui prodotti restano l’unico legame tra Delia e Gaetano. Avviene tutto in una cena, in cui i protagonisti si interrogano sui loro errori, sulle motivazioni che li hanno portati ad allontanarsi, a diventare così muti, così incapaci di comunicare, di trasmettere sentimento. Forse l’età, forse i caratteri. Se solo avessero resistito qualche altro anno, aspettando che i loro figli diventassero un po’ più indipendenti, non si ritroverebbero seduti a quel tavolo, in un ristorante all’aperto di Roma, nel pieno di un’estate che brucia sulla loro pelle. E di riflesso, accanto a loro, una coppia matura. Due persone che si amano realmente.
Il risultato di ciò che loro sarebbero diventati, se avessero avuto più pazienza, ma che non hanno avuto la forza di diventare. E saranno proprio queste due voci fuori campo ad entrare in scena nel finale, inatteso e prevedibile, come due pedagoghi la cui esistenza è una testimonianza della perseveranza, dell’autocontrollo, del tutto, di sé. E sarà proprio quell’incontro fugace, quasi fastidioso per lui, più poetico per lei, a farli tornare sui propri passi, cercando di recuperare quel po’ che è rimasto delle loro vite. Separazione, tradimento, menzogna, sordità, distacco. Ognuno di noi ha bisogno dell’altro, per salvarsi. Come suggerisce il titolo, filosofico e teoretico scelto dalla Mazzantini: “nessuno si salva da solo”.