Lo strepitoso successo dei romanzi che hanno per protagonisti creature della notte come vampiri e licantropi, ma anche creature angeliche ed esseri umani, ha fatto sì che molta della letteratura ante Twilight, e cioè uscita precedentemente alla saga di Stephanie Meyer, venisse riscoperta, e apprezzata. Dal canto mio, che di Twilight ho letto solo i primi 3 volumi, evitando, pur avendolo acquistato, di crogiolarmi nella noia col quarto volume, avevo già letto molti romanzi gotici, primo fra tutti “Intervista col vampiro” di Anne Rice, che ha dato vita a un film molto apprezzato.
Anne Rice ha scritto ben 10 volumi della saga di cui “Intervista col vampiro” fa parte, e “Blood” rappresenta l’ultimo capitolo. Lestat, il vampiro un pò dandy, un pò spietato, un pò cinico, ma molto affascinante, parla questa volta in prima persona e assistiamo da vicino alla lenta trasformazione e cambiamento che vuole operare su di sè. Un Lestat a volte violento, ma con un cuore che al momento opportuno viene risvegliato, decidendo di lasciare libero il suo grande amore Rowan Myfair, piuttosto che farla diventare un vampiro e averla per sempre accanto. Un libro in cui immaginiamo un Lestat quasi santo, che compie azioni a fin di bene, e, cosa sconvolgente, non per il proprio bene, ma per quello altrui. Un libro assolutamente da leggere, ma sconsigliato se non avete letto gli altri volumi della saga, perchè capirete ben poco dell’intero racconto. Anne Rice mette a nudo i pensieri più intimi delle sue creature, descrivendoli talmente verosimilmente da sembrare assolutamente reali; il bisogno di sangue dei nuovi vampiri, la loro incapacità di controllare le emozioni, l’autocontrollo esibito da Lestat anche nelle situazioni più difficile che ci svela come un risultato del genere possa raggiungersi solo dopo aver trascorso qualche centinaio di anni a ripetere sempre gli stessi errori. Un libro che non potrà non piacere a quanti amano il genere vampiresco puro, non contaminato da elementi che non ne fanno parte, raccontato da quella che è stata definita la regina del romanzo gotico per eccellenza.
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