Quest’estate vorrei davvero andare a Barcellona e per intraprendere questo viaggio ho deciso di non comprare, come faccio di solito, una guida alla città ma bensì comprare un libro che descrive i posto da vedere attraverso le opere di un grande autore come Carlos Ruiz Zafon, “Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafon” un libro di Sergi Doria. In effetti ho amato notevolmente le opere di questo autore, ricche di mistero e suspance ma più di tutto ho amato questa città così bella e affascianate tra realtà e fantasia, e così ho optato per questa guida sui generis. Zafon in realtà a Barcellona ci è nato, ci è vissuto e ci ha ambientato la maggior parte dei suoi libri: non è forse sufficiente ad inserirlo nel girone delle vittime della potenza ammaliatrice della città?
La sua Barcellona non è semplicemente uno sfondo all’interno del quale si muovono i personaggi principali, è una protagonista viva e reale, che interviene nell’intreccio, si muove e parla. “Ti entra nel sangue e ti ruba l’anima”, dice Fermín Romero de Torres verso la fine de L’ombra del vento. Potreiforse chiedere di meglio per partire alla scoperta della città? In questa guida di Barcellona Sergi Doria raccoglie tutti i luoghi reali della città, divisi e ordinati per quartiere, per offrirli al lettore in una sorta di diario di viaggio: raccontando la storia dei luoghi, scegliendo le immagini degli edifici, e riportando i passaggi dell’opera dello scrittore catalano in cui gli angoli più suggestivi della città vengono citati, raccontati, e trasformati.
Tra il Cimitero di Serrìa e il Tibidabo di Marina, il Portal de l’Angel, Plaça Reial e il monumento a Cristoforo Colombo citati nel L’ombra del vento, Calle Panamà e Calle Abadesa Olzet del Il gioco dell’angelo, un viaggio tra fantasia e realtà. Questo libro è una guida insolita per chi ama viaggiare e leggere. Per chi, quando viaggia, spazia nel ricordo di ciò che ha letto!