Nei giorni concitati dell’organizzazione della festa dedicata a Osiride, Taita uno schiavo di grande cultura e prestigio alla corte del suo signore il faraone, si deve occupare della giovane figlia del sovrano. La ragazza è innamorata e chiede a Taita di intercedere per suo conto con il padre. L’episodio non risparmia all’intelligente schiavo problemi con importanti rappresentanti della corte reale. Durante le rappresentazioni sacre che si svolgono nei giorni della festa. Taita si occupa di scrivere e riscrivere gli episodi della mitologia e delle battaglie fra gli dei, spinto dal consenso da parte del pubblico, che apprezza fortemente le sue sceneggiature, Taita si esibisce in un discorso dove denuncia i mali del paese e le esigenze dei sudditi.
In un primo momento il faraone, preoccupato pensa di farlo arrestare ma in un secondo momento ci ripensa e decide di inserire il suo illustre schiavo in un programma che deve ripulire il paese da nemici e corrotti.
Lo schiavo rimane coinvolto da un complotto dove si muovono tanti illustri parenti del faraone, alcuni dei ministri da lui nominati e anche la figlia. Taita infine un giorno sparisce misteriosamente. La sua posizione gli aveva dato la possibilità di essere a conoscenza di tanti segreti e malefatte di visir e ministri. La sua condizione di schiavo gli da va una grande vulnerabilità.
Quali erano gli intrighi e i misteri di cui era a conoscenza e quale poteva essere stato il motivo della sua scomparsa?
Il Dio de Fiume è il primo di un ciclo di quattro romanzi che Wilbur Smith ha dedicato al misterioso ed affascinante mondo dell’antico Egitto. Le ricostruzioni, le ambientazioni e i personaggi fanno di questa serie una immancabile lettura non impegnativa ma di sicuro divertimento. L’Egitto antico con la sua storia conosciuta e quella non ancora raccontata continuano ad attrarre lettori e appassionati di romanzi storici.
Il Dio del Fiume, Wilbur Smith, Longanesi, € 19,60
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