Ho appena finito di leggere un libro del genere “vampiresco”, di quelli che non riesci a non leggere tutto d’un fiato. Si tratta di “Eternity” di Rebecca Maizel, edito da Sperling&Kupfer. Era proprio tanto tempo che non leggevo un libro sui vampiri fatto così bene, anzi, per essere un’autrice al suo esordio, è stata davvero brava, Rebecca Maizel. Lenah è stata un vampiro per circa seicento anni, fino a quando Rhode, il suo creatore, attraverso un rituale che l’ha portata in ibernazione per 100 anni, ha sacrificato la sua esistenza per farla ritornare un essere umano;
si ritrova una ragazza di sedicianni che va a scuola e conosce il primo amore, Justin,cui dà il primo vero bacio della sua vita. La sua vita scorre tranquilla, ma i fantasmi del passato stanno tornando per lei, e quello che vogliono è la sua vita. Un finale sconvolgente, per un libro, il primo di quella che sarà una storia di tre volumi, che fa appassionare il lettore, che lo fa immedesimare nei personaggi tanto quasi da toccarli e parlarci lui stesso. Numerosi i flashback, con continui riferimenti a epoche diverse, sempre molto ben costruiti, per rendere chiaro al lettore il ruolo di Lenah, regina di una congrega di vampiri spietati e assassini, che traevano beneficio esclusivamente dalla tortura e dal dolore che infliggevano agli essere umani. Pur essendo il primo volume di una trilogia, non lascia ombre nè questioni in sospeso, anche se il finale non è per nulla scontato. Altro aspetto che ho apprezzato rispetto ad altri romanzi dello stesso genere, è che tratta il tema in maniera molto diversa, forse più esplicita, facendo intravedere due aspetti del vampiro, quello del predatore e quello passionale, entrambi indissolubilmente legati. I vampiri ragionano da vampiri, possono anche avere dei sentimenti, ma sono pur sempre vampiri. In giro c’è molta letteratura del genere che si limita ad attribuire ai vampiri sentimenti che non nutrono, perchè il loro primo pensiero, al di là di ogni altra cosa, è nutrirsi di sangue. Non ne possiamo più di vampiri che non bevono sangue umano e che convivono amorevolmente con gli umani. Rebecca Maizel ce li offre così come sono, con le loro luci e ombre, senza bisogno di inventare nulla di artificioso!
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