Forse eravate in attesa da tempo del nuovo romanzo di Sveva Casati Modigliani, ebbene ecco finalmente arrivare nelle librerie “ La vigna di Angelica ”. La protagonista di questo libro è Angelica Brugliani, carismatica trentacinquenne nata e cresciuta tra i vigneti bresciani. Fieramente moglie del giornalista Raffaello Rovesti, madre dell’adolescente Elisabetta e proprietaria delle prestigiose cantine Brugliani, Angelica riesce – almeno apparentemente – a tenere insieme il lavoro, l’amore e la famiglia. Da due secoli la famiglia Brugliani è proprietaria di ciò che resta dell’antico monastero in cima al colle e delle vigne annesse, curate con pazienza per trarne vini pregiati e inimitabili.
La sua vita apparentemente perfetta viene scalfita da dei messaggi anonimi, che la informano che il marito ha un’amante… Anche una donna forte come lei può cedere, e una sera, mentre è in sella alla sua moto, il casco si annebbia dal pianto e Angelica non si accorge che l’auto davanti a lei sta frenando. L’incidente è inevitabile. Ma l’angelo custode che la salva, scoprirà lei come in un sogno, è Tancredi D’Azaro, star della cucina internazionale e ça vans a dire, charmant, colto e ombroso. Forse la possibilità di cambiare è davvero vicina… Un ritratto raffinato di una donna contemporanea e forte: di una donna che si mette le scarpe col tacco ma va in motocicletta, che sa scegliere, piena di sogni ma saldamente ancorata alla terra.
Un’altra grande protagonista che ci porta nel mondo delle due – tra le tante – eccellenze italiane: il vino e il cibo. Non per niente, racconta l’autrice, per scrivere di Angelica e Tancredi ha tenuto lunghe e frizzanti conversazioni nientemeno che con Pia Donati Berlucchi, Cesare Ferrari, Massimo Bottura, Gualtiero Marchesi e Antonino Cannavacciuolo. ” La vigna di Angelica ” è una lettura incalzante, affascinante e avvincente: un inno alla forza delle donne, alla capacità tutta femminile di risorgere sempre e di essere d’ispirazione.