Il libro di cui vi parlerò oggi è un romanzo che a me personalmente è piaciuto moltissimo, “In fondo al tuo cuore. Inferno per il commissario Ricciardi” di Maurizio De Giovanni. Immersa nel caldo torrido di luglio e nei preparativi per una delle feste più amate, la città è sospesa tra cielo e inferno. Quando un notissimo chirurgo cade dalla finestra del suo ufficio, per Ricciardi e Maione inizia una indagine che li porterà nel cuore dei sentimenti e delle passioni più tenaci e sconvolgenti.
Infedeltà e tradimento sembrano connessi in modo inestricabile alla gioia rara dell’amore. Troppo per non rimanerne toccati. Il dubbio e l’incertezza si fanno strada sempre più nell’animo dei due investigatori, messi di fronte ai lati oscuri dell’anima. Sono le donne della loro vita a reclamare attenzione. La difficoltà di Ricciardi di abbandonarsi all’amore spinge verso inconsueti approdi l’intrepida Enrica e fa osare passi azzardati alla bellissima Livia, mentre per Maione la stessa felicità familiare sembra compromessa. Attraverso la chiave di lettura del racconto giallo, De Giovanni delinea i contorni dell’Italia del Neorealismo ma al tempo stesso dissotterra le radici dell’Italia di oggi: passioni, istinti, miserie, religiosità popolare, ingiustizie economiche e sociali.
Grazie ai suoi protagonisti, il commissario di pubblica sicurezza Ricciardi e il brigadiere Maione, entriamo nelle case benestanti e nei bassi di una Napoli vivace e drammatica, quella raccontata da Eduardo in opere come Le voci di dentro, Napoli milionaria, Natale in casa Cupiello (o ancor più Adelina, l’episodio della contrabbandiera di sigarette di Ieri, oggi e domani di De Sica), nel cuore degli equilibri famigliari, nelle relazioni tra marito e moglie, negli spazi spesso esigui tra la vita e la morte.