“Pantera” è l’ultimo libro di Stefano Benni ed è un dittico di racconti molto coinvolgenti. Il primo è Pantera una storia il cui protagonista è lui, un cameriere tuttofare che è anche la voce narrante del libro. Il tutto ambientato nell’Accademia dei Tre Principi, una sala da biliardo, un sotterraneo, un antro favoloso, dove sotto lo sguardo cieco del saggio Borges incrociano le stecche giocatori leggendari come il Puzzone, Elvis, Tremal-Naik, la Mummia, il Professore e Tamarindo. In quel mondo di soli maschi un giorno fa il suo ingresso Pantera, “snella, flessuosa, pallida”, e la leggenda varca i confini.
Quando i migliori cadono, come in un poema cavalleresco i campioni cominciano ad arrivare da lontano. Ma poi arriva il turno di Jones, la leggenda del biliardo e fra i due è subito sfida. Maria contro l’Inglese, la pantera nera contro il principe biondo. In questo luogo, lontano dai rumori e dalle frenesie della città, si accede attraverso delle rampe di scale che conducono in un «mondo buio e silenzioso», non tutti possono addentrarsi, soltanto chi ha il coraggio di penetrare le viscere della città e entrare a far parte di un’umanità malinconica e disillusa che cerca con il gioco di consumare i suoi rimpianti.
Uscita dal suo racconto, Pantera porge il testimone ad Aixi, una ragazzina innamorata del suo mare, protagonista di una nuova sfida inondata di luce e di mistero. Una ragazzina che vive in una capanna sul mare e che come Pantera ha un dolore che si porta dietro. Leggeremo che dovrà fare una scelta importante, capire se stare “sopra” o “sotto”, se galleggiare o vivere. In quest’ultimo lavoro, arricchito dalle illustrazioni di Luca Ralli, Benni ci parla di vite e di scelte che ti cambiano la vita. Con una scrittura sensibile e delicata l’autore ci dimostra che il nostro destino non è ancora scritto e che l’ultima parola non è ancora detta.