Casualmente mi sono imbattuta poche settimane fa in un libro di nuova uscita “L’atelier dei miracoli” di Valérie Tong Cuong. L’autrice è nata in una banlieue parigina e, a seguito di un’adolescenza piuttosto caotica, ha intrapreso gli studi di letteratura e di scienze politiche, dopo otto anni trascorsi a lavorare nell’ambito della comunicazione, l’autrice ha lasciato tutto per dedicarsi alla scrittura ed alla musica. I suoi romanzi sono stati tradotti in 16 lingue e molte sue novelle sono state pubblicate su numerose riviste. Quest’opera è davvero sorprendente perchè racconta la complessità dei rapporti umani, la vita, l’altruismo e i cambiamenti. Ci sono momenti, nella vita di una persona, in cui ti sembra che nulla vada come deve andare.
Eppure anche in questi momenti rimane, sottile come un velo, un’insopprimibile voglia di felicità, la sensazione di avere comunque il diritto a una porzione di serenità, la speranza lieve ma tenace di trovare, là fuori, qualcuno che possa aiutarti. Così accade anche ai protagonisti di questo romanzo, due donne e un uomo in crisi, ai quali un incontro fortuito sembra aprire uno squarcio nel buio… È vero, la salvezza può arrivare nelle maniere e dalle persone più impensate, e il confronto con i propri fantasmi e con lo spregiudicato Jean, che aiuta le persone in crisi nel suo Atelier dei miracoli, potrà aiutare Mariette, Millie e Mike a risollevarsi. Ma quanto si mescolano, nella vita reale, il Bene e il Male? Dov’è il confine? Chi non ha mai incontrato una persona che ci aiuta ma, al tempo stesso, ci manipola?
Ogni capitolo del romanzo è narrato in prima persona da uno dei tre personaggi principali: Mike, un senzatetto costretto a vivere di espedienti. La sua casa? i gradini di un palazzo, luogo conteso con altre anime alla deriva. Mariette, insegnante di scuola media in costante combutta con i propri studenti e vittima di un matrimonio ormai giunto al capolinea. Millie, ragazza che sembra essersi ormai consacrata alla solitudine, all’invisibilità, ad una vita mai vissuta. Il libro scorre, le pagine scivolano via una dopo l’altra grazie alla scrittura fluida dell’autrice. Un libro che insegna il coraggio!