E’ uscito un altro libro di Camilleri “La creatura del desiderio”, una storia inconsueta, lontana da Vigata, dalla Sicilia e soprattutto dal nostro tempo. Nel 1912, un anno dopo la morte di Mahler, la sua giovane vedova, considerata la più bella ragazza di Vienna e allora poco più che trentenne, incontra il pittore Oskar Kokoschka. Inizia una storia d’amore fatta di eros e sensualità, che sfocerà ben presto in una passione tanto sfrenata quanto tumultuosa. Viaggi, fughe, lettere, gelosie e possessività scandiscono i successivi due anni, durante i quali l’artista crea alcune fra le sue opere più importanti. Ma la giovane donna è irrequieta e interrompe brutalmente la relazione.
Kokoschka parte per la guerra con la morte nel cuore, al suo rientro in patria, traumatizzato dal conflitto e ancora ossessionato dall’amore perduto, decide di farsi confezionare una bambola al naturale con le fattezze dell’amata. Alma Mahler, musa ispiratrice di tanti artisti, trova in Oskar Kokoschka un concentrato di energia creativa irresistibile. Kokoschka, al momento del suo incontro con Alma, è più giovane di lei di undici anni, selvatico, ombroso e scostante, eppure capace di aperture repentine e perciò tanto più spiazzanti per le persone che hanno l’occasione di incrociarne il cammino, l’artista comprende subito di trovarsi di fronte a quel magma vitale che sta cercando di mettere su tela. Alma è la vita stessa.
Eros la fa da padrone e così i due ego giganteschi guerreggiano quotidianamente per poi firmare armistizi appassionati ma effimeri fra le lenzuola. Il libro di Camilleri ci porta nei meandri di un’ossessione che troverà il suo culmine in un esperimento folle: la costruzione di un simulacro perfetto. È nei carteggi che l’artista ha lasciato che si trovano tracce di questo episodio poco noto, e che Camilleri è capace di restituire con grande partecipazione e con la consueta efficacia. Fedele al suo credo, lo scrittore riesce a precipitare in un episodio sui generis tutta la complessità e la ricchezza delle relazioni umane, facendoci sentire per un attimo come fossimo presenti, quella sera fatidica a Vienna, accanto a un pianoforte, mentre l’artista e la sua musa si vedono per la prima volta. Un libro bello e romantico!