Si può raccontare in appena duecento pagine una vita intensa e ricca come quella di Andrea Camilleri? L’impresa è molto difficile tuttavia lo scrittore siciliano ci ha provato, gli ottimi risultati sono raccolti nella sua autobiografia Come la penso. Alcune cose che ho dentro la testa. Camilleri, con il suo parlare siculo e lo stile fluente, ci trasporta nel racconto della sua vita e della sua Vigata, che ormai almeno in parte è anche nostra.
Con l’ultima fatica letteraria, Andrea Camilleri sembra essersi voluto levare qualche sassolino dalla scarpa, parla a ruota libera delle sue opinioni, delle sue esperienze che affondano le radici in un passato per molti giovani d’oggi molto lontano. Singolare è la forma con la quale lo scrittore ha deciso di dar vita all’autobiografia: un insieme di saggi e di racconti, e non ci si poteva aspettare di meglio da un uomo che ha fatto del piacere di narrare la sua arte. Il lettore viene accompagnato in un percorso ricco di personaggi, luoghi, grandi eventi e faccende quotidiane, uno speciale approfondimento è dedicato a Vigata e al suo commissario per eccezione, Montalbano. Il laboratorio creativo di Camilleri viene mostrato nei suoi più reconditi ingranaggi, e nel vasto bagaglio culturale dal quale lo scrittore attinge per i suoi romanzi scopriamo scelte di posizione nette nei confronti della letteratura, della filosofia e della politica.
Nessuna autobiografia è stata mai così affascinante, siamo ben lontani dalla noiosa successione di eventi, il libro è colmo dell’ironia e dell’inesauribile vena critica del Camilleri che ben conosciamo. L’opera è stata edita da Chiare Lettere, il prezzo accessibile la rende perfetta per un immersione culturale low-cost.