Affascinante, intelligente, madre di famiglia. In tre parole si può descrivere così la scrittrice americana Jennifer Egan, autrice di romanzi di successo come Il tempo è un bastardo, grazie al quale, nel 2011, ha vinto il premio Pulitzer per la narrativa.
La narrativa Jennifer Egan
Nata nel 1962 a Chicago, la Egan decide di buttarsi nel mondo della letteratura e del giornalismo dopo un viaggio in Europa, a conclusione delle scuole superiori. Una decisione che l’ha portata a essere considerata una delle migliori esponenti della narrativa americana contemporanea, nonchè alla vittoria del Pulitzer nel 2011 così come di altri premi letterari. Tutti riconoscimenti meritatissimi per una donna, impegnata nella letteratura d’evasione e nel giornalismo, che non mira a diventare una guru o un punto di riferimento. Come dichiara lei stessa, il motivo che la spinge a scrivere è il divertimento, non intenzioni pedagogiche o ispiratrici. Eppure, con le sue opere, la Egan riesce a dare una valida interpretazione alle frenesie del mondo contemporaneo, come social network e internet, in relazione alla solitudine di ognuno; il tutto, però, continuando a scrivere a mano e prendendo ispirazione da un romanziere che ormai ha ben poco di moderno, Marcel Proust.
Il romanzo di Jennifer Egan che ha riscosso il maggior successo è “Il tempo è un bastardo”, incentrato sull’ineluttabilità del tempo che passa. L’autrice ha pubblicato in Italia anche altre opere, tutte per Minimum Fax, tra cui “Cercami”.
Jennifer Egan e il suo romanzo sul tempo
Il romanzo di Jennifer Egan, “Il tempo è un bastardo”, è una raccolta di racconti accomunati dalla presenza degli stessi personaggi. I temi affrontati sono vari, dal matrimonio in crisi a internet, passando per la musica degli anni 80. A detta della stessa autrice, quest’opera si presenta come una recherche di Proust in chiave contemporanea, perciò viene trattato il tema del passare del tempo sotto diversi punti di vista, incarnati dalle varie vicende e dai vari personaggi. Paradossalmente, un altro punto di riferimento per la stesura di questo romanzo, è stata la serie televisiva “I Soprano”, da cui la scrittrice ha attinto per i temi sullo scorrere del tempo e da cui ha preso ispirazione per la scrittura simil televisiva. Il risultato finale è un’opera non convenzionale, scorrevole, ma profonda, incentrata sulle principali tematiche e problematiche della contemporaneità.