Neil Young ha alle sue spalle quarant’anni di musica, trentasei album di rock and roll, folk e country, con sfumature di blues, ha scritto canzoni e fatto musica ma adesso ha deciso di riunire tutte le sue passioni e di scrivere un libro che racconti la sua vita, “Il sogno di un hippie“. Il libro è uscito a fine gennaio e in un mese ha davvero venduto tantissimo, il musicista racconta con semplicità e passione una vita davvero sorprendente. Quella di Young è una scrittura che ci restituisce l’ispirazione del songwriter e l’uomo che ha continuato a battersi nelle battaglie civili, per la pace, per l’ambiente, per i ragazzi disabili, per quel “sogno” che non ha mai smesso di sognare. Rock will never die, ha detto e cantato e, quasi fosse una promessa di coerenza ha contagiato artisti diversi come i Pearl Jam e Nick Cave. Ha dedicato canzoni a Johnny Rotten e Kurt Cobain. Ha guardato in avanti, senza perdere mai il gusto delle origini. Racconta il suo curriculum, dalla collaborazione con i Buffalo Springfield a quella con Crosby, Stills & Nash e con i Crazy Horse. Evoca l’infanzia canadese e la figura della madre, la gioventù a Los Angeles e affronta con coraggio la cronaca del suo rapporto con Ben, il figlio tetraplegico. I film in tv, la sequenza dei concerti in tutto il mondo, e soprattutto la musica. La droga, gli amici di sempre, i grandi appuntamenti con la storia.
Questo libro è davvero sorprendente, una biografia che lascia lievitare energia, vita e progetti, musicali e non, come quello di PureTone, che vuole ridare dignità a un mondo musicale devastato dai negozi online stile iTunes, colpevoli di aver fatto crollare la qualità delle produzioni. La storia di un grande artista ma anche di un grande sogno.