Per gli amanti dell’arte e della pittura oggi consigliamo il libro Frida. Vita di Frida Kahlo di Herrera Hayden, pubblicato il mese scorso dalla casa editrice Dalai Editore. L’autrice, storica dell’arte e insegnante di Arte Latino-Americana alla New York University, ripercorre l’arte della pittrice messicana nata nel 1907 alla vigilia della rivoluzione. Artista ammirata da Breton e da Picasso, di cui il primo scrisse “La sua pittura è una bomba avvolta da un nastro rosa”, sposata con il celebre muralista messicano Diego Rivera, Frida Kahlo è una delle più famose pittrici messicane. Una vita vissuta come un calvario, dilaniata dalle sofferenze fisiche, dopo che un incidente avuto all’età di diciotto anni le causò la rottura di 2 vertebre lombari, 5 fratture al bacino, 11 al piede destro e la lussazione del gomito sinistro, inoltre un corrimano dell’autobus si staccò, le trapassò il fianco e uscì dalla vagina.
A causa di questo avvenimento, Frida sarà costretta per anni a sottoporsi a numerose operazioni e a restare a letto per lunghi periodi con il busto ingessato. E’ proprio questo riposo forzato a dar vita alle sue prime opere e ad iniziarla alla lettura di testi sul movimento comunista. Furono proprio i genitori a regalarle dei colori ed un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto che le permetteva di guardarsi; è in questa atmosfera che Frida comincia a realizzare la prima serie di autoritratti, senza dubbio visionari, che ben rispecchiavano le sue sofferenze e le sue cicatrici. Il libro della Hayden mette in luce l’aspetto di Frida come donna senza dubbio coraggiosa, dotata di un carattere eccezionale, desiderosa di vivere nonostante i problemi e le sofferenze fisiche, capace di trasformare in arte il suo dolore.
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