Il nuovo libro di Federico Moccia è uscito in libreria da neanche un mese che già ha conquistato non solo la stampa e la critica, ma anche milioni di lettori. “L’uomo che non voleva amare”, edito da Rizzoli, della lunghezza di ben 407 pagine, è il romanzo della “svolta”, quello che segna un punto importante e significativo nella carriera dello scrittore.
Moccia sposta l’attenzione dal mondo degli adolescenti e dei giovani, che era stato il protagonista di tutti i suoi romanzi precedenti, a partire da “3 metri sopra il cielo” fino a “Scusa ma ti chiamo amore“, al mondo più maturo dei quarantenni, dimostrando di voler esplorare e raccontare nuove storie e nuove emozioni, per abbracciare un target ben più ampio di quanto fatto finora. Ma l’amore visto da un adolescente è ben diverso dall’amore vissuto tra due persone adulte, con un bagaglio di esperienze e storie che li ha portati a essere quello che sono, un amore più fisico, come si può leggere nelle numerose scene di sesso, all’interno del nuovo romanzo.
Narra la storia di Tancredi, un uomo che non crede più né alla felicità né all’amore. Tutte le donne con cui esce, sono fatte solo per passarci una notte, senza legami di sorta. Un giorno Tancredi, per ripararsi da un temporale, si rifugia in una chiesa, e qui incontra Sofia. I loro sguardi si incrociano solo per un attimo, ma Tancredi in quel solo istante la desidera. Decide che prima o poi sarà sua.
Sofia, che ha dovuto abbandonare una carriera come pianista per assistere Andrea, rimasto paralizzato dopo un grave incidente, cercherà di rimanere fedele al marito, ma non conosce Tancredi, che, abituato ad avere tutto dalla vita, non si fermerà di fronte a nulla pur di possederla.
Un romanzo che promette di coinvolgere il lettore dalla prima all’ ultima pagina!