Jonathan Coe ritorna nelle librerie di tutto il mondo con la sua ultima fatica: Expo 58. Quanto sono lontani da oggi i tempi della Guerra Fredda, quando le potenze si spiavano tra loro tramando in segreto? Forse le cose non sono poi così cambiate. Questa è soltanto una delle riflessioni che il talento della letteratura britannica ci porta a compiere, con il suo romanzo viaggeremo indietro nel tempo fino a quel 1958, anno dell’Exposition Universelle et Internationale de Bruxelles.
Per la prima volta dal termine della Seconda Guerra Mondiale, tutte gli Stati della Terra avevano l’occasione di incontrarsi e avviare un proficuo scambio culturale, Jonathan Coe ci dimostra nella sua finzione come, in realtà, l’occasione venne sfruttata dalle potenze per spiarsi a vicenda. Erano i tempi della Guerra Fredda, dell’opposizione tra il blocco NATO e quello Sovietico. Tra affinate missioni di intelligence e agenti sotto copertura, incontriamo Thomas Foley, giovane copywriter del Central Office of Information di Londra. Il personaggio del romanzo è al di fuori di qualsiasi logica politica, lavora semplicemente sovraintendendo alla gestione del pub Britannia, nel padiglione inglese. Eppure, suo malgrado, verrà coinvolto nel vortice degli intrighi internazionali, ne sarà rapito e usato, finendo per diventare un’inconsapevole pedina.
Expo 58 sarà usufruibile nelle librerie italiane a partire dal prossimo martedì 28 agosto, una lettura perfetta per concludere l’estate in modo ideale. Edito in Italia da La Feltrinelli, per la collana I Narratori, il romanzo è destinato a essere un best seller mondiale. Coe riesce a trasportare il lettore con grande abilità attraverso continui e imprevedibili colpi di scena.