Approfittando degli sconti offerti da Ibs oggi vi consigliamo Una pedina sulla scacchiera, romanzo della scrittrice francese Irène Némirovsky, fortunatamente riscoperta dalla casa editrice Adelphi che a distanza di molti anni dalla sua morte ha cominciato a pubblicare le sue opere. Irène Némirovsky fa parte di quella folta schiera di artisti perseguitati dal nazismo; deportata nel campo di concentramento di Auschwitz, vi morì nel 1942 dopo essersi ammalata di tifo. Una pedina sulla scacchiera trova la sua ambientazione in una Parigi dai toni grigi e lontani da quelli fastosi e festosi della Belle Epoque, immersa nello scenario desolante degli anni Trenta, caratterizzato dai crack finanziari, dalla crisi, dalla svalutazione del dollaro, dalla disoccupazione.
Protagonista del romanzo è Christophe Bohun, un uomo in fuga da sé stesso e dalla sua esistenza, privo di desideri che trascorre le sue giornate senza gioie e senza emozioni. La sua vita sembra non compiersi mai a causa della sua incapacità di assumersi le responsabilità, incastrato nelle ombre del suo passato che lo portano a perdersi definitivamente. Si lascia svogliatamente amare da una moglie dalla perfezione irritante e da una cugina da sempre infatuata di lui.
Christophe sembra rappresentare l’eco degli altri personaggi che popolano la scrittura della Némirovsky: gli esseri umani che rappresentano la dissoluzione della generazione tra le due guerre che inetti nel prendere sulle proprie spalle la realtà dell’esistenza preferiscono rifugiarsi nelle sicurezze di un mondo “abbandonato”. Un romanzo che in un certo qual senso ben raffigura la situazione attuale nonostante siano passati moltissimi anni dalla sua stesura.
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