Cloud Atlas è il film che sta facendo impazzire i cinefili americani in questi giorni, in Italia sarà nelle sale cinematografiche a partire dal 13 gennaio e si tratta dell’ultima creazione del regista Andy Wachowski, padre della trilogia di Matrix. La pellicola, che vede come protagonisti grandi interpreti quali Tom Hanks e Halle Berry, non è altro che la traduzione sul grande schermo del libro omonimo, opera del giovane David Mitchell, e diffuso in Italia nel 2005 come “L’atlante delle nuvole”. Il romanzo è davvero appassionante e pieno di colpi di scena, a partire dall’idea di base che vede un continuo intreccio delle storie dei sei personaggi principali che vivono in luoghi e tempi diversi. Il lettore sarà coinvolto nello scoprire il diario di un notaio americano di metà Ottocento, giunto sull’isola di Chatham, nel Pacifico, per assistere ai devastanti effetti del colonialismo.
L’epistolario di un giovane musicista nel Belgio tra le due guerre mondiali che, talentuoso ma senza un soldo, mette in atto un diabolico piano per intrufolarsi nella magione di un celebre compositore. L’odissea di un’intrepida giornalista che si trova in mano la scottante denuncia di uno scienziato ucciso su commissione dalla propria azienda. Le vicissitudini rocambolesche di un editore londinese in fuga dai creditori nella Londra anni Ottanta. Il testamento di un clone schiavizzato in una sorta di McDonald’s della Corea futuristica. L’alba del nuovo mondo all’indomani dell’apocalisse.
Il libro di Mitchell non propone al pubblico una semplice storia di fantasia, nelle vicende che portano il lettore a divorare una pagina dopo l’altra si coglie una profonda riflessione sul senso della vita che porta a farsi domande sulla possibile reincarnazione e sul proprio destino, d’altro canto “le anime attraversano le età come le nuvole”.