Anche questa settimana è al primo posto nella classifica dei libri più venduti; Massimo Gramellini si conferma un autore apprezzato dal pubblico per i suoi romanzi che hanno sempre qualcosa di molto personale e autobiografico nella trama, che rende i suoi personaggi
ancora più vicini ai lettori di quanto non lo siano i personaggi frutto solo della fantasia dell’autore. “Fai bei sogni” racconta in parte la perdita della madre quando l’autore aveva nove anni, e di come soltanto da adulto abbia scoperto cosa sia successo realmente alla donna; tutti, nella sua famiglia hanno rimosso l’accaduto o hanno preferito seppellirlo sotto la polvere del tempo. Ma il tempo può davvero guarire le ferite ancora aperte?
Questo romanzo è dedicato a tutti coloro che nella loro vita hanno perso qualcosa: un amore, un affetto, il lavoro. Il tema della perdita di uno degli affetti più cari non è nuovo in letteratura, ma è sempre bene accolto dal pubblico che si immedesima nei personaggi, ne condivide il dolore e i turbamenti, la sua lettura ne lenisce eventuali ferite ancora aperte. Ecco alcune citazioni tra le più suggestive del romanzo:
“Pur di non fare i conti con la realtà preferiamo convivere con la finzione, spacciando per autentiche le ricostruzioni ritoccate o distorte su cui basiamo la nostra visione del mondo”.
“Preferiamo ignorarla, la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perché altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere: completamente vivi”.
“La felicità è fare l’amore a ore strane oppure normali, purchè con te. La felicità è crescere insieme, litigare a chi ha la testa più dura… un problema che ti assilla e lo risolviamo insieme. Un braccialetto che io ti regalo, una camicia che tu mi lavi. Scusami ancora per questa vagonata di pensieri idioti. Ti volevo soltanto dire che non mi manca una donna. Mi manchi tu. Che sei anche una donna, e che donna. Ma sei qualcosa di più: l’altra parte di me”.
“Se un sogno è il tuo sogno, quello per cui sei venuto al mondo, puoi passare la vita a nasconderlo dietro una nuvola di scetticismo, ma non riuscirai mai a liberartene. Continuerà a mandarti dei segnali disperati, come la noia e l’assenza di entusiasmo, confidando nella tua ribellione”.
“Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più… Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d’indefinito”.
“In fondo la mia vita è la storia dei tentativi che ho fatto di tenere i piedi per terra senza mai smettere di alzare gli occhi al cielo”.
“Non esiste momento più bello, all’inizio di una storia, di quando intrecci le dita in quelle dell’altra persona e lei te le stringe. Ti stai affacciando su un mare di possibilità”.