In occasione dell’uscita, lo scorso 24 Febbraio, e poi del balzo al primo posto nella classifica dei libri più venduti della settimana de “Il prigioniero del cielo” di Carlos Ruiz Zafòn, che sta riscuotendo un successo enorme, proprio secondo le aspettative, oggi vorrei proporvi le frasi più belle tratte da un altro romanzo dello stesso autore, “L’ombra del vento“. Leggiamone insieme qualcuna:
“Si ama davvero una sola volta nella vita… anche se non ce ne rendiamo conto”.
“Qualcuno ha detto che nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o meno una persona, hai già la risposta”.
“Ora che ti ho perso, so di aver perso tutto. Malgrado ciò, non posso permettere che tu scompaia dalla mia vita e mi dimentichi senza sapere che non ti serbo rancore, che fin dall’inizio sentivo che ti avrei perso e che tu non avresti mai visto in me quello che io vedevo in te.
Voglio che tu sappia che ti ho amato fin dal primo giorno e che continuo ad amarti, ora più che mai, anche se non vuoi sentirtelo dire. Mentre ti scrivo, ti immagino su quel treno, con il tuo bagaglio di sogni e col cuore spezzato, in fuga da tutti noi e da te stesso. Sono tante le cose che non posso raccontarti, Juliàn. Cose che entrambi ignoravamo e di cui è meglio che tu rimanga all’oscuro. Il mio desiderio più grande è che tu sia felice, Juliàn, che tutto ciò a cui aspiri diventi realtà e che, anche se mi dimenticherai, un giorno ti possa comprendere quanto ti ho amato”.
“Arrivò il momento in cui solo starle vicino mi causava una sorta di dolore fisico”.
“Schiavo dell’eterna stupidaggine di stare dietro a chi ci fa del male”.
“I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro”.
“In genere il destino si apposta dietro l’angolo, come un borsaiolo, una prostituta o un venditore di biglietti della lotteria, le sue incarnazioni più frequenti. Ma non fa mai visite a domicilio. Bisogna andare a cercarlo”.
“Conserva i tuoi sogni… non puoi sapere quando ti serviranno”.
“Un racconto… è una lettera che un autore scrive a se stesso per mettere a nudo la propria anima”.
“Così mi scordai di me stessa, del fatto che stavo invecchiando e che avevo sprecato la mia gioventù amando un relitto, un essere senz’anima, uno spettro”.
“Le donne, con rare eccezioni, sono più intelligenti di noi, o perlomeno, più sincere con se stesse rispetto a ciò che vogliono. Che poi te lo facciano sapere o meno è un altro paio di maniche. La femmina […] è un enigma della natura. È una babele, un labirinto…”.
“Parlare è da stupidi, tacere è da codardi, ascoltare è da saggi”.
Ancora dubbi se leggere o meno l’ultimo romanzo di Carlos Ruiz Zafòn? O siete già corsi in libreria? Dimenticavo di dirvi che se c’è qualche frase de “L’ombra del vento” che vi è piaciuta particolarmente, ma non l’avete trovata tra queste che vi ho elencato, potrete inserirla nei commenti…
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