Una volta c’era il libro in formato cartaceo, con le sue pagine consumate dalle mani che le hanno girate, con l’odore particolare della carta stampata, con la possibilità di appuntare tra le righe dediche e impressioni . Poi è subentrato, seppur non sostituendolo, l’eBook, che consente di avere un’intera libreria on line salvata sul proprio computer o eBook reader, occupando tra l’altro, pochissimo spazio.
L’eBook ha conosciuto un notevole sviluppo soprattutto negli ultimi tempi, con l’arrivo di Amazon e il dispositivo Kindle, un eBook reader che ci segue ovunque grazie alle dimensioni ridotte, acquistabile on line alla modica cifra di 99,00 euro. L’ultima frontiera del digitale sembra proprio essere il libro in streaming, che potrebbe spazzare via ogni forma esistente di libro in formato cartaceo o digitale.
Mentre il libro nel formato tradizionale rimane per tutta la vita, dopo averlo letto, su un ripiano della nostra libreria e possiamo riappropriarcene in qualsiasi momento ci venga in mente di rileggerne qualche pagina, l’eBook rimane memorizzato sul nostro pc o sul nostro eBook reader. Nel momento in cui si decide di leggere un libro in streaming, noi non siamo più i proprietari di quell’oggetto, ma è come se lo stessimo prendendo da uno scaffale in prestito esclusivamente per leggerlo e poi rimetterlo a posto.
Ovviamente il servizio ha un costo, ma se pensiamo che su alcune piattaforme è possibile già leggere libri in streaming con soli 25 dollari al mese, e che il costo di un libro in formato cartaceo supera di gran lunga questa cifra, capiremo che si tratta di un servizio che potrebbe trovare ben presto un riscontro più che positivo. Nel caso di lettori assidui, il prezzo è più che ripagato, mentre il servizio sarebbe assolutamente inutile per quanti leggono poco o leggono non più di un libro al mese.
Una domanda sorge spontanea: riusciremo mai ad abituarci a non essere più i possessori dell’ “oggetto” libro, ma abbandonarlo nuovamente sullo scaffale per farlo leggere a qualcun’altro?
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