Anche se sembra ieri, è passato più di un mese da quando Amanda Knox è stata assolta nel processo d’appello che la vedeva accusata di aver ucciso la studentessa inglese Meredith Kercher, insieme al suo fidanzato dell’epoca, Raffaele Sollecito.
Amanda è ritornata a Seattle dalla sua famiglia, ma continua a far parlare di sè con la notizia di voler pubblicare un libro di memorie
su come realmente andarono le cose quella maledetta notte dell’1 Novembre di 4 anni fa, quando la sua coinquilina fu brutalmente uccisa. Ad aiutarla nell’idea e a curare i suoi interessi con le case editrici, ci penserà l’avvocato Robert Barnett, che ha assistito alcuni degli uomini più famosi del pianeta, da Bill Clinton, a George W. Bush, da Barack Obama a Tony Blair.
Gli editori, pur di accaparrarsi i diritti del suo libro di memorie sono disposti a sborsare cifre esorbitanti, e questa non è una novità, dal momento che già prima che Amanda uscisse di prigione per lei si pronosticava un futuro da scrittrice. L’annuncio arriva dopo appena ventiquattro ore dopo la notizia del contratto sottoscritto da Raffaele Sollecito con Sharlene Martin, un’agente letteraria di Seattle (sarà solo una coincidenza che sia la stessa città dove è nata e cresciuta Amanda?) che dovrà curare gli interessi del giovane negli incontri con gli editori americani che vorranno pubblicare il suo libro.
Sembra proprio che una volta usciti dal carcere la prima cosa che si abbia voglia di fare è scrivere: sarà per le cifre da capogiro che offrono gli editori? Oppure queste persone sono realmente spinte dal bisogno di raccontare come sono andati i fatti dal loro punto di vista? Una cosa è certa: dopo l’annuncio del libro sul delitto di Melania Rea, e “La donna del soldato” che contiene una lunga intervista all’amante del marito, non ci si scandalizza più di nulla. Sia che lo vogliamo chiamare “diritto di cronaca” che “memorie” o “diario”, ci sono i familiari delle vittime che in molti casi soffrono ancora non solo della perdita dei loro cari, ma anche perchè l’assassino delle loro figlie o sorelle non ha ancora nè un volto nè un nome. Pensate sia giusto pubblicare libri del genere?
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