“Fu l’ occasione per tratteggiare a nero fumo i contorni di una figura da colorare.
Chissà che oggi non vi scopra dentro qualcos’ altro. Qualcosa di inavvertito, capace ancora di combattere l’ eterno disincanto del tempo che va “.
Così l’autore, Simone Perotti, in una nota alla nuova edizione, ci parla di questo suo lavoro.
Ventitrè racconti avventurosi e fantastici, abbinati ad altrettante ricette gastronomiche, mescolano vita, viaggi e sapori.
La chiave interpretativa del testo sembra possa essere rintracciata nel suo sottotitolo: “Manuale di nomadismo letterario e gastronomico”.
Un manuale che vuole dunque, insegnarci a “sentire” i viaggi, il diverso, il cambiamento, perché” della vita, il dato più drammatico, è la difficoltà al mutamento”.
Assolutamente indispensabile provare le ricette, per assaporare pienamente il gusto di ogni racconto.
Veniamo invitati non solo a partecipare, dunque, al piacere della fantasia, a seguire questi racconti diretti, asciutti, colmi di saggezza, fucilate ironiche ed esistenziali, ma anche a condividerne gli odori e i sapori…nel tentativo di creare delle tracce profonde quasi mnestiche, quasi fossimo stati noi a riportare indietro da quei viaggi ricordi e ricette; tracce che possano essere premessa del desiderio di rompere l’immobilità di una vita fatta da abitudini stantie e logore senza novità, senza stupore.
Non resta che chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare, attraversare, trasformare.
Da questo “museo del molteplice” in un’impercettibile linea tra languore e soddisfazione, realtà ed evocazione, si schiude la sinestesia, bagno sensoriale volto ad immergere il lettore nel godimento assoluto.
Il piacere della lettura e quello del gusto si tengono ben saldi insieme e si legano a quello della vita.
Una vita sognata diversa, ispezionata da profumi lontani, vista da angolature nuove, quelle del viaggiatore.
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