Marco Missiroli, un giovane autore italiani, torna a farsi spazio nell’editoria italiana con uno splendido libro “Il senso dell’elefante”. Questo romanzo si incentra tutto sul concetto della devozione verso tutti i figli, al di là dei legami di sangue, questo in realtà è il senso dell’elefante, un mammifero che cresce anche i figli che non sono suoi. La storia di Missiroli è quella di Pietro, il nuovo portinaio di un condominio di Milano, un uomo che ha lasciato all’improvviso la sua Rimini per affrontare un destino chiuso tra le mura del palazzo su cui sta vegliando. Era prete fino a poco tempo prima, ora è custode taciturno di chiavi e appartamenti, segnato da un rapporto enigmatico con uno dei condomini, il dottor Martini, un giovane medico che vive con moglie e figlia al secondo piano. Il segreto che li unisce scava nel significato dei rapporti affettivi, veri protagonisti di un intreccio che si svela a poco a poco, arrivando all’origine di tutto: una ragazza conosciuta da Pietro quando era un sacerdote senza Dio, in una Rimini dura e poetica, a tratti felliniana. Qui inizia questa storia che accompagna i suoi personaggi nella ricerca di un antidoto alla solitudine dei nostri tempi, verso una libertà di scelta, e di sacrificio. I personaggi di questa storia sono tanti e tutti ugualmente importanti, Fernando, il ragazzo strambo, innamorato di Alice, la ragazza che lavora al bar di fronte. C’è Paola, la madre, oppressa dalla sua solitudine e dalla convivenza con un figlio strambo che non sa come aiutare. C’è l’avvocato Poppi, solo pure lui, dopo aver perso l’unico amore della sua vita: Daniele. E c’è Luca, la moglie Viola e la figlioletta Sara, che si affezionano subito a Pietro, probabilmente per il suo modo così discreto di esserci, senza dare nell’occhio, quasi come un angelo custode, che appare quando se ne sente maggiormente il bisogno.
C’è Lorenzo, un piccolo paziente di Luca, medico in un centro oncologico infantile. Anche Lorenzo ha una passione per gli elefanti. Luca vede ogni giorno la morte sfilare davanti ai suoi occhi, tocca con mano la sofferenza delle persone, un peso talvolta così ingombrante da portare.
Poi c’è Anita, l’unica e più cara amica di Pietro che lo ascolta, lo consiglia. E c’è Celeste, il suo passato, un amore più grande anche di quel Padre che gli avevano insegnato ad amare e pregare. “Il senso dell’elefante” è un libro autobiografico, in cui lo scrittore raccoglie le storie di vari personaggi e li mescola per dar vita a un romanzo in cui il senso dell’elefante, che è quello di proteggere tutti i figli, al di là del legame strettamente di sangue, fa da collante. In questa storia sono miscelati vari ingredienti, amore e tradimenti, relazioni che vanno al di là dei legami familiari, conflitti con la religione e cura verso il prossimo, con una scrittura che con leggerezza riesce a catturare l’attenzione del lettore.