Amarsi di carnale passione.. concedersi l’un l’altro, fondersi..diventare unico corpo, unica carne, unica infallibile mente. Ma di tutto questo cosa resta, quando l’altro se ne va?
Come fu bello, e come fu grande la nostra passione.
Così grande che le cellule del mio corpo ne sono ancora imbevute,
come una spugna che conserva l’acqua marina che la nutrì.
Perché dopo, mia cara, è stata solo acqua dolce,
spesso dolciastra, e che senso ha, mi chiedo,
vivere ancora senza che nessun sale ravvivi il mio palato?
Antonio Tabucchi