Scritto da Giulio Leoni e ambientato nella Firenze medievale dove un artigiano del mosaico ingaggiato per lavorare in una chiesa, viene ucciso. Dante è incaricato di scoprire chi si cela dietro l’omicidio e quali sono i motivi della violenta morte dell’artista. Firenze è lo scenario ideale della storia, una città piuttosto differente dall’immagine che oggi se ne ha, era una cittadina organizzata per piccoli vicoli che di notte si facevano insicuri. Gli edifici artistici che con più facilità vengono in mente erano ancora in via di costruzione. Dante stesso nel personaggio raccontato da Giulio Leoni è lontano da un’idea seriosa presa da ricordi scolastici. E’ un esponente della vita politica della sua città, nel romanzo è stato appena nominato priore, ha potere, una grande influenza sulle persone con cui interagisce e mostra un carattere sanguigno e a tratti impulsivo.
Il mistero del delitto diventa sempre più fitto, Dante deve cercare di districarsi fra strani personaggi, danzatrici misteriose, inviati imperiali, improvvise curiosità papali. Il detective si imbatte in simboli ermetici, in tentativi di depistaggi.
Tutto lo scenario si complica all’arrivo di esponenti di una società segreta i cui scopi sono ancora poco chiari e attirano Dante sempre più nelle trame e nei segreti della suggestiva Europa medievale. Indizi da decifrare sono parte del mosaico incompiuto, una figura in creta o altro materiale e altri indizi visivi tutti da capire, quale strano segreto custodiscono?
Parte di una serie con protagonista il sommo poeta, questo romanzo unisce a un perfetto intreccio del giallo e thriller, una descrizione di uno dei comuni più importanti del medioevo italiano. Un giallo che nulla ha da invidiare ai pregevoli libri di tradizione anglosassone, un intrigante e accattivante romanzo per le afose serate estive.
I delitti del mosaico, Giulio Leoni, Mondadori, € 9,50
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