Sono passati ben quindici anni da quando Neo decise di seguire il “coniglio bianco”, o meglio da quando i fratelli Wachowski tirarono fuori dal cilindro quel capolavoro cinematografico di Matrix. Il successo di critica e di pubblico della pellicola ha raggiunto proporzioni tali da rendere la saga leggendaria, tanto che anno dopo anno non ha mai smesso di appassionare nuove generazioni di fan. Negli ultimi mesi del 2012 la casa editrice italiana Homo Scrivens ha avuto la brillante idea di indire un concorso letterario, andando a smuovere l’ampio e qualitativo scenario degli scrittori esordienti e organizzando una raccolta di racconti. Il frutto del contest sono le 162 pagine di Matrix Anthology, un’antologia costruita con opere di alta qualità, che rendono onore a una delle saghe più controverse della storia del cinema.
I vari autori hanno tratto ispirazione dalla fantascienza e dal cyberpunk targato fratelli Wachowski, dando vita a racconti molto originali, ma che nelle loro diversità sono riusciti a ben collocarsi nell’universo di Matrix, animandolo con nuova linfa vitale. A suo modo Matrix Anthology va ad ampliare un mondo nato al cinema e che traslato nella letteratura si apre verso scenari nuovi e ancora inesplorati. Mario Ambrosino, Luigi Locatelli, Marco Lomonaco, Polly Russel, Livio Gambarini e Marco Migliori sono solo alcuni degli autori che hanno partecipato alla stesura dell’opera, tutti sono riusciti a dare il loro personalissimo contributo a un’antologia che va oltre la semplice fan-fiction.
La Homo Scrivens ha pubblicato Matrix Anthology in aprile, sotto la collana Polimeri, a cura di Diego di Dio. La raccolta di racconti garantisce una lettura estremamente piacevole, molto scorrevole e appassionante. Anche i fan più sfegatati di Matrix saranno soddisfatti dalla qualità di scrittori ancora poco conosciuti ma che conoscono a fondo l’arte dello scrivere.