Sono trascorsi pochi giorni da quando Nelson Mandela ci ha lasciato; il leader Sud Africano era un simbolo vivente della pace e della libertà, e la sua morte, giunta al culmine di una lunga malattia, ha sconvolto tutto il mondo. Ma conosciamo veramente Mandela? Cosa sappiamo delle sue battaglie, dei suoi sogni, dei suoi sentimenti? Lungo cammino verso la libertà è il libro grazie al quale si ha la possibilità di scoprirlo. Si tratta di un’intensa autobiografia capace di andare oltre i libri di storia, e di mostrare le gioie e i dolori di un uomo che ha dovuto convivere con un grosso fardello sulle spalle.
Nelson Mandela ci prende per mano, e ci porta a rivivere la sua esistenza dalle campagne del Transkei alla grande Johannesburg, dai primi anni di militanza nell’Anc ai lunghissimi ventisette anni vissuti in carcere. Tutti noi sappiamo poi come sia riuscito a riscattarsi, conquistando il premio nobel per la pace e diventando il primo presidente del Sud Africa dopo la caduta del regime segregazionista; ma non potremo mai capire la profondità dell’autobiografia se non affidandoci alle parole dello stesso Mandela: “Ho percorso questo lungo cammino verso la libertà sforzandomi di non esitare, e ho fatto alcuni passi falsi lungo la via. Ma ho scoperto che dopo aver scalato una montagna ce ne sono sempre altre da scalare. Adesso mi sono fermato un istante per riposare, per volgere lo sguardo allo splendido panorama che mi circonda, per guardare la strada che ho percorso. Ma posso riposare solo qualche attimo, perché assieme alla libertà vengono le responsabilità. E io non oso trattenermi ancora: il mio lungo cammino non è ancora alla fine.”
Lungo cammino verso la libertà è un libro che ha fatto il giro del mondo nel lontano 1995, e che soltanto un anno fa La Feltrinelli ha riproposto con una nuova edizione. L’autobiografia di Mandela ha la forza di colpire nel profondo il cuore del lettore, e non poteva essere altrimenti: “Chiunque voglia privarmi della dignità è destinato a perdere.”