Dopo averci fatto divertire ma soprattutto averci aperto gli occhi su quanti momenti della nostra vita viviamo senza neppure accorgercene con “Momenti di trascurabile felicità”, Francesco Piccolo continua la sua riflessione sul senso della felicità, quei brevi attimi in cui qualcosa d’incomprensibile e inafferrabile ma lo fa in giro per l’Occidente. Il nuovo libro “Allegro Occidente” racconta con ironia e sgomento un viggio che realmente l’autore si è trovato a fare. Mister Piccolo, il protagonista del libro, è uno scrittore al quale viene fatta una proposta: girare il mondo insieme ad altri sei colleghi.
Cosí comincia per lui un’avventura all’insegna della diversità: quella di popolazioni lontane, ma soprattutto della sua. Sí, perché Mister Piccolo, con il bagaglio di Occidente che si porta dietro, capisce ben presto che il vero diverso è lui, segnato dal marchio del privilegio che azzera le distanze geografiche e amplifica le differenze sociali. Eppure, a poco a poco, si lascia permeare dall’imprevedibilità del viaggio, perdendosi nella mesta allegria di sapersi altro da ciò che è. E scopre che i cinesi vedono gli occidentali tutti allo stesso modo, tanto che lui viene scambiato per Nicolas Cage, che a Hong Kong non si è nessuno se non si possiede un biglietto da visita, e che l’avventura piú inquietante, in realtà, l’ha vissuta a Roma, una notte che non aveva i soldi per rientrare a casa in taxi.
Una vita vissuta con ritmi, musiche, cibi totalmente diversi ma per arrivare alla conclusione che l‘altro non è poi così diverso e che l’altrove a volte è più vicino di quanto pensiamo. Un libro divertente, allegro, educativo, una lettura che insegna a vivere ovunque ci troviamo.