Con Un posto anche per me, Francesco Abate ha conquistato le vette delle classifiche dei migliori libri del momento. Il clamoroso boom di vendite è dovuto essenzialmente alla straordinaria qualità del suo romanzo, che non solo ha saputo conquistare la critica, ma è anche riuscito a rapire ogni genere di lettore.
La storia di Un posto anche per me ruota attorno alla figura di Peppino. Chi è questo sardo che vive a Pomezia e che ogni notte si può incontrare sugli autobus di Roma? Molti lo prendono in giro, pensano sia pazzo, per il semplice motivo che continua a parlare da solo. In realtà, Peppino un’interlocutrice ce l’ha, si chiama Marisa e a lei è legato indissolubilmente il suo destino. Eppure in trentotto anni di vita è sempre stato considerato “lentarello”: faccia da bambino, voce ingenua con la quale descrive le sue notti, con un inusuale e affascinante punto di vista. Francesco Abate ci porta a conoscere l’animo di Peppino, il suo essere più profondo, che va ben oltre l’immagine di uno strano uomo che se ne va in giro con un bustone in mano.
Il nostro protagonista è un garzone delle consegne a domicilio, si tratta di merce prelibata, concessa a pochi. Ma Peppino porta con sé qualcosa di molto più prezioso: “Un uomo che viaggia da solo sull’autobus della notte porta sempre con sé un gran segreto e lo accompagnano molte vergogne. E gli uomini che custodiscono segreti e vergogne è meglio non disturbarli.”
Una scrittura brillante e una trama travolgente ci condurranno per le strade romane, là dove Peppino dovrà riscattarsi, fino all’impensabile colpo di scena finale. Con Un posto anche per me, Francesco Abate ha arricchito la letteratura italiana di un’altra perla.