Dopo un non entusiasmante esordio nei panni di regista, Carlo Lucarelli torna a scrivere e lo fa magistralmente con Il sogno di volare. È anche un ritorno al noir per lo scrittore bolognese, il genere che l’ha reso celebre e apprezzato. Nel nuovo lavoro potremo apprezzare la sua capacità di esplorare i meandri della psiche umana.
La protagonista del romanzo è Grazia Negro, poliziotta e cacciatrice di killer, uno dei personaggi più amati e apprezzati di Lucarelli. È passato diverso tempo dalla sua ultima avventura ed è cambiato tanto: è diventata madre e si è fatta trasferire alla sezione criminalità organizzata perché stufa di indagare su uccisioni seriali. Ma il destino ha deciso di non darle pace. Si troverà a dare la caccia a “il cane”, così chiamano l’assassino che ha gettato il panico per le strade di Bologna, perché guidato da un insana rabbia, violenta e feroce, eppure non immotivata. Il titolo del romanzo si collega ai ragionamenti della mente malata del killer, Il sogno di volare è anche il titolo di una canzone di Andrea Buffa che racconta delle morti sul lavoro. Non è un caso dunque se l’ultima opera dello scrittore è stata definita come “romanzo della rabbia di oggi, assoluta e senza rimedio”, un inquietante giallo che scuoterà l’anima del lettore.
Lucarelli conosce tanto le strade di Bologna quanto le menti dei propri killer come le sue tasche, le sue descrizioni fredde e lucide lasciano con il fiato sospeso. Se vi è mancato il noir di Carlo Lucarelli, o siete alla ricerca di una nuova storia all’insegna del brivido e della tensione, leggendo Il sogno di volare non rimarrete delusi.