Qual’è l’obiettivo di ogni essere umano? Qual’è il sogno che l’uomo ha sempre posseduto sin dai tempi del paradiso terrestre? Ebbene è semplicissimo essere felice, vivere una vita tranquilla e ricca di passioni. Ci sono però nel mondo persone che una vita di formidabili passioni l’hanno avuto, persone come Luis Sepulvera che nell’opera “Ingredienti per una vita di formidabili passioni” ci racconta un’idillio tra scrittura, impegno politico, amicizie, esilio e viaggio. Una vita avventurosa e affascinanteche gli ha sempre dato la forza di andare avanti, quello raccontata in questo romanzo è un percorso verso la felicità.
Tutto comincia quando da ragazzino i primi amori lo inducono a trascurare la passione calcistica e a coltivare quella per la poesia e Sepúlveda scopre che la letteratura che vale è quella che riesce a dar voce a chi non ha voce. Ripercorrendo una vocazione dalle molte sfaccettature, queste pagine intrecciano racconti di vicende personali, storie di lavoratori e delle loro lotte, grida di dolore per lo sfruttamento criminoso dell’ambiente, riflessioni sferzanti sulla crisi economica che ha investito l’Europa e rievocazioni di momenti condivisi con amici e “maestri” tra gli altri Neruda, Saramago, Tonino Guerra.
Emerge soprattutto il Sepúlveda uomo: i ricordi mai sopiti del difficile passato cileno, i destini dei compagni dispersi dall’esilio che si ritrovano su una piccola baia del Pacifico, un viaggio nel deserto di Atacama, ma anche squarci di vita domestica, il ricordo di un nobile amico a quattro zampe, la gioia di riunire intorno a un tavolo una meravigliosa famiglia allargata da cui farsi chiamare con l’epiteto di “vecchio”. E su tutto la consapevolezza, sempre e comunque, di aver vissuto una vita di formidabili passioni.Un libro bello e appassionato, che forse può insegnarci a vivere di passioni.