Pompei è una delle più belle realtà archeologiche di tutto il mondo, un patrimonio che l’Italia ha gravemente trascurato negli ultimi anni. A riportare l’attenzione sulla città romana sotterrata dalle ceneri del vulcano, ci pensa la giornalista e archeologa Marisa Ranieri Panetta con il suo nuovo romanzo, Vesuvius.
È abitudine pensare ai tempi dei romani come un’epoca lontana, imparagonabile con la vita dei giorni nostri, con il suo romanzo la Ranieri Panetta sfata questa credenza. Le passioni, i sogni e i desideri che guidano l’esistenza della giovane Flavia, protagonista dell’opera, non sono diversi da quelli che animano tante ragazze dei nostri tempi. Tuttavia Flavia è obbligata a far fronte a una sorte avversa, costretta a sposare un uomo molto più vecchio di lei, scoprirà un sentimento più puro ricambiando le attenzioni di un giovane suo concittadino, nell’allora fiorente Pompei. Siamo nel 79 d.C., l’anno della terribile eruzione del Vesuvio, quello che fino ad allora veniva considerato un innocuo monte sta per trasformarsi nella più terribile arma di distruzione di massa.
Mentre aleggia la minacciosa ombra della vicina esplosione, la vita di Pompei come quella dell’intero Impero Romano è frenetica e pulsante, a Roma la moglie dell’imperatore Nerone muore misteriosamente, mentre il console Plauzio trama un colpo di stato. Dalle maggiori vicende storiche dell’epoca alla vita quotidiana dei romani, dalla Spagna alla costa vesuviana, si snodano le vicende di Vesuvius, in un passato non troppo lontano nel quale la Ranieri Panetta ci trasporta facendoci immedesimare nelle passioni e nelle sorti dei protagonisti.