“Finché vita non ci separi” di Julia Crouch, edito da Garzanti nel 2012, è un romanzo davvero speciale, intenso, inquietante, credibile, interamente fondato sul dubbio. Appena uscito il romanzo ha immediatamente scalato le classifiche, stregando tantisismi lettori, “Finché vita non ci separi” tocca le corde più segrete di ognuno di noi svelando le emozioni che custodiamo più gelosamente e mettendo in luce quello che tutti noi temiamo da un sentimento così importante come l’amicizia. La storia è quella di Rose, lei e Polly sono amiche di sangue, quasi sorelle. Le loro vite sono ormai divise, ma le loro anime sono indissolubilmente unite. Unite per sempre, da un segreto e un silenzio. Arriva una telefonata all’improvviso, Polly ha bisogno di ospitalità. Rose è l’unica in grado di aiutarla. Ma quando si presenta alla porta del cottage, è da subito evidente che Polly non è quella che sembra. Dimostra fin troppo interesse per i vestiti di Rose. Per la sua casa. Le sue figlie. Suo marito. Rose inizia a sospettare che lo scopo di Polly non sia solo quello di essere consolata. Strani incidenti si susseguono. Il vecchio gatto di casa scompare, la figlia piccola di Rose si salva per un soffio da un avvelenamento. Giorno dopo giorno l’inquietudine di Rose cresce, ma nessuno la aiuta, nessuno le crede, nemmeno Gareth, suo marito.
Finché una cosa non appare chiara: una volta che Polly è entrata, sarà molto difficile farla andare via. Il castello di certezze di Rose e la sua stessa vita sono in pericolo, ma lei non ha nessuna intenzione di farsele strappare tanto facilmente. Leggendo questo romanzo ci si rende conto che, non si è solo davanti ad un’opera ben congeniata, ma anche davanti a un buon thriller che sconvolge i lettori al punto da non lasciarli smettere. Buona lettura a tutti!