Dopo lo straordinario successo riscosso all’esordio con L’atlante di smeraldo, John Stephens è tornato nelle librerie con la seconda opera della saga: L’atlante di fuoco. Tradotto in 35 paesi e già best seller fantasy, il romanzo conferma l’abilità e la freschezza creativa dell’ex sceneggiatore statunitense.
Nel secondo capitolo della saga fantasy di Stephens rincontreremo i protagonisti conosciuti durante la prima avventura, i fratelli Kate, Michael ed Emma. La magia e un pericoloso destino porteranno i tre ragazzi ad allontanarsi nuovamente dall’odiato orfanotrofio in cui sono cresciuti, l’Istituto per Orfani irrecuperabili e Senza Speranza Edgar Allan Poe. Come eredità delle vicende passate, Kate avrà in mano il potente Atlante di smeraldo che la porterà a separarsi dai due fratelli, si ritroverà catapultata nella New York di fine Ottocento, quando il mondo degli uomini e della magia è vicino a l’irreparabile scissione. Nel frattempo Michael ed Emma sono chiamati ad affrontare una temibile sfida, alla ricerca del secondo libro: L’atlante di fuoco. Sarà proprio l’unico maschio tra i fratelli il destinato a esserne il custode, ma dovranno fare i conti con il terribile Ferale Magnus.
Stephens ha finalmente avuto l’occasione di dedicarsi a tempo pieno alla sua più grande passione, è riuscito a rendere reale il suo sogno nel cassetto, i risultati editoriali sono stati straordinari. L’atlante di fuoco, come il capitolo precedente della saga, non è soltanto un libro per ragazzi, sebbene i giovani saranno maggiormente coinvolti dalla magia che scorre tra le pagine del romanzo, i sentimenti di amicizia fraterna e aiuto reciproco che si scorgono dalle azioni dei protagonisti sanno attrarre ed emozionare anche il pubblico dei più grandi.