Con la grande promozione Live, la Newton Compton Editore propone al grande pubblico L’arte della guerra di Sun Tzu, l’opera che nella sua sinteticità ed efficacia rappresenta la pietra miliare della letteratura di genere, nei secoli non ha mai perso il suo valore. Il libro è offerto all’incredibile prezzo di 99 centesimi, fa parte del tentativo della Newton di rilanciare quel mercato editoriale sofferente a causa della crisi economica.
L’edizione che presentiamo de L’arte della guerra, in origine Bingfa, è probabilmente la migliore in circolazione in Italia, è stata curata e tradotta da Riccardo Fracasso che ha ben spiegato il suo complesso ma fruttuoso lavoro nell’introduzione al testo “Si è cercato di discostarsi il meno possibile dall’originale, mirando a raggiungere un ideale connubio tra rigore filologico e leggibilità e a rendere giustizia ad un’opera talvolta e in vari modi tradita e bistrattata.”
L’opera risale al IV secolo a.C. e viene tradizionalmente riferita a Sun Tzu, in realtà questi non ha scritto di proprio pugno il testo che invece è figlio di un suo anonimo allievo. La composizione si sviluppa in tredici sintetici capitoli, con grande precisione viene esposta una dottrina bellica improntata all’utilitarismo: viene spiegato come gestire un conflitto, quali strategie applicare, come gestire i rapporti psicologici con le proprie truppe e con il nemico. Nella sua forma di vademecum il testo è stato per oltre due millenni la guida indispensabile delle gerarchie militari cinesi, oggi è possibile applicare i suoi insegnamenti in vari settori della vita, estraniandolo dal contesto d’origine, come fanno importanti manager internazionali che da esso traggono ispirazione per strategie economico-aziendali. Ma è questo davvero il modo corretto di leggere Sun Tzu?
L’edizione Newton è arricchita dalla prefazione del collettivo di scrittori Wu Ming, questi esprimono la necessità di affrancare l’opera da dannose strumentalizzazioni, il titolo del loro intervento è emblematico “Leggere Sun Tzu, liberare Sun Tzu ovvero: il destino di un libro-feticcio in un’epoca di idioti.” I Wu Ming tendono a evidenziare il distacco del mondo manageriale dal libro di Sun Tzu, solo svelando l’apparente velo esteriore si può trarre qualche valido insegnamento dall’opera “La vera arte della guerra è incompatibile con tutto questo, richiede una mentalità contraria a quella dei manager e degli squali che possono solo adottarne la retorica di superficie, ma non capiranno la lezione di fondo. Sun Tzu non desidera la guerra né la fa desiderare, insegna a evitarla.”