Oggi vi consigliamo il libro di Luca Masia Il sarto di Picasso, edito dalla casa editrice Silvana e pubblicato nel mese di Novembre di quest’anno. Il romanzo si concentra sul racconto della storia della vita di Michele Sapone, un sarto originario di Bellona, un piccolo centro della Campania. Dopo aver svolto diversi mestieri per guadagnarsi da vivere, tra cui quello di muratore, maniscalco e barbiere, Michele intraprende l’attività di sarto. Le vicissitudini della guerra lo portano a trasferirsi sulle colline di Spalato, luogo di battaglie e d’amore, dove incontra Slavka, una partigiana di cui si innamora e che sarà la futura compagna di tutta la vita. I due passano dapprima per Ginevra e Parigi prima di stabilirsi a Nizza, città della Costa Azzurra dove il sarto apre la propria attività.
E’ proprio questo lo scenario dove avviene l’incontro che segnerà per sempre la vita di Michele: quello con l’arte. Dopo aver casualmente conosciuto il pittore fiorentino Manfredo Borsi, il sarto viene introdotto nel mondo artistico locale dove il suo grande talento di artigiano comincia a ritagliarsi un certo prestigio. Un bel giorno avviene l’incontro con Picasso, pittore col quale comincia una salda e duratura amicizia che va aldilà del rapporto sarto-cliente. Picasso s’interessa sempre molto al lavoro del sarto, anche per quanto concerne gli aspetti tecnici legati ai rapporti tra le misure, al taglio dei tessuti e alle cuciture. Picasso è nell’animo un artigiano, un uomo che ama creare con le proprie mani. Per lui non esiste distinzione tra mestieri nobili e poveri, esistono solo esseri umani al lavoro, uomini e donne che impiegano tecniche, saperi e strumenti come estensioni naturali del proprio corpo. Sapone confeziona magnifici abiti ai suoi clienti (Campigli, Magnelli, Hartung, Arp, Severini, Giacometti e Miró, solo per citarne alcuni) che lo ricompenseranno con opere d’arte, come una vera e propria forma di baratto; ne colleziona tantissime e il volume di Masia ci offre una ricca documentazione fotografica. Ancora oggi la Galleria Sapone di Nizza, gestita dalla figlia Aika, raccoglie opere importanti come un vero e proprio museo d’arte.
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