Oggi vi consigliamo il libro Wiera Gran. L’accusata di Agata Tuszynska. Pubblicato nell’Aprile di quest’anno da Einaudi, il testo affronta la storia di Wiera Gran, grande stella della musica polacca vissuta nel ghetto di Varsavia. L’autrice, che ricordiamo ai nostri lettori è una docente molto in vista dell’Università di Cracovia, ci descrive un mondo che per noi lettori costituisce quasi un tabù: la vita all’interno del ghetto durante l’occupazione nazista, a partire dal 1941, con i suoi musicisti, le spie, i grandi speculatori, un luogo in cui bisognava sopravvivere in qualche modo. Varsavia viene descritta in modo crudo, attraverso un punto di vista diverso da quello stereotipato a cui ci hanno abituato in questi anni. Molti di coloro che abitavano il quartiere ebraico infatti pur di sopravvivere, si sono resi complici più volte degli ariani e delle stesse guardie della Gestapo.
Wiera non era solo una cantante, ma anche una donna di straordinaria bellezza e fascino che per volontà del marito si esibiva allo Szutka. Questo locale era frequentato da gente ricca, soprattutto da tedeschi che spesso la invitavano al loro tavolo. Qualche anno più tardi la schiera di musicisti che si esibivano nel ghetto di Varsavia furono accusati di collaborazionismo e l’artista fu accusata di essersi venduta ai nazisti. Fu proprio questo a decretare la sua fine. Anche se in quegli anni Wiera si era resa protagonista di opere di bene in favore dei bambini ebrei del ghetto, il fatto di essere sopravvissuta e di essere scappata hanno oscurato la sua immagine, tanto che nel 1946 viene accusata dal tribunale incaricato di condannare i sopravvissuti giudicati colpevoli di aver contribuito allo sterminio degli ebrei. E’ da quel momento che per la cantante comincia un’esistenza da ebrea errante, continuando comunque la sua carriera artistica con un discreto successo.
Prima della stesura del libro, Agata Tuszynska si mette sulle tracce della cantante e riesce a raggiungerla a Parigi, città in cui ormai vive i suoi ultimi giorni da vecchia e malandata. Tra le due donne nasce un’amicizia controversa, fatta di fiducia, di ostilità, di fotografie, di testimonianze e di documenti. Nel 2007 sarà la morte di Wiera a separarne i destini.
La scrittrice le dedica questo libro, corredato da numerosi documenti e fotografie, nel tentativo di far luce su una vicenda che forse ha tolto davvero tanto ad un’artista che aveva soltanto l’esigenza di nutrire il proprio spirito attraverso l’arte.
Wiera Gran. L’accusata è disponibile con uno sconto del 25% su Ibs e su Feltrinelli a soli 15 euro.