Avete mai letto David Grossman? A me è capitato casualmente, ero in libreria e il libro mi ha attirato a se, il titolo era “A un cerbiatto assomiglia il mio amore”, ho amato molto la storia, ho amato le parole di questo autore, la poesia, il suo modo di soffrire e raccontare il dolore. Il 30 ottobre è uscito il nuovo libro di Grossman, un nuovo romanzo per elaborare il tremendo lutto della morte del figlio, il titolo è “Caduto fuori dal tempo” e racconta la storia di un uomo che all’improvviso decide di partire per un luogo indefinito, per un laggiù lontano, quest’uomo e sua moglie hanno perso un figlio e ora lui vuole andare nel luogo lontano dove sia possibile incontrare quelli che non ci sono più.
L’uomo va e cammina per giorni e per notti, fino a quando il suo viaggio viene condiviso insieme ad altre persone, in parte personaggi assai particolari: tra di essi c’è il ciabattino, la levatrice, il duca signore di quelle terre, un vecchio maestro di matematica.
Il più particolare di tutti è il centauro, uno scrittore che per quindici anni ha vissuto circondato dagli oggetti del figlio morto e che per metà è uomo e per metà scrivania. C’è chi ha perso il figlio per una malattia, chi per un incidente, e chi, come l’uomo che cammina, che ha visto il proprio figlio cadere in guerra. Tutte queste persone riusciranno, nonostante l’incertezza, a ricolmare, almeno in parte le crepe dolorose delle loro vite.
Questo romanzo è il terzo in cui Grossman affronta la scomparsa di Uri, il figlio rimasto vittima della guerra lampo tra Israele e Libano nell’agosto del 2006. Questo libro è davvero speciale ed è il tentativo di dare fisicità alla terra dei morti, non è un romanzo, né un racconto, ma si può definire come una storia a più voci, dove le parole sono pregne di ricordi, di amore incondizionato e di immenso dolore. Non potete perderlo e dovete assolutamente leggerlo, perché tutti abbiamo qualcuno che vorremmo rincontrare. Buona lettura!