Il fatto che sia un finalista del Premio Strega 2012 dovrebbe essere già una certezza ma nell’opera di Marcello Fois c’è molto di più, “Nel tempo di mezzo”, edito da Einaudi, è davvero un capolavoro di poesia. Un libro che ti rimane dentro, che non si può dimenticare, una storia vera, forte e senza colpi di scena travolgenti.La storia è quella di Vincenzo Chironi, nato e vissuto in Friuli, che torna in Sardegna per ritrovare le sue radici e la sua famiglia e qui rimane incastrato nel ruolo di nipote e straniero. La storia si dipana tra il 1943 e il 1959 ed è questo il “tempo di mezzo”, il passaggio da un’epoca a un altra, e Vincenzo ne è il traghettatore.
Altri personaggi importantissimi sono il nonno Michele Angelo, un vecchio piegato ma non spezzato dalla vita, e Marianna, la sua unica figlia sopravvissuta, una donna che settimana dopo settimana si recherà alla sua vecchia casa disabitata per fare pulizie “feroci e minuziose” e impedire così alla polvere di nascondere tutto e a lei di dimenticare. Una storia tragica ma non senza via d’uscita, una storia che sembra sarda ma in realtà è universale, una guerra che lascia dietro di se solo vittime e un amore quello di Vincenzo e Cecilia.