E’uscito pochi giorni fa “La cugina americana“, il romanzo di esordio di Francesca Segal edito da Bollati Boringhieri. La storia è ambientata nel quartiere ebraico di Londra, dove abita la gente per bene, qui Adam e Rachel si amano fin dall’adolescenza e stanno per fidanzarsi. Tutto va bene fino a quando da New York non arriva Ellie, la cugina di Rachel: bellissima, fragile, dolce, infelice, anticonformista, tra Adam ed Ellie è amore al primo sguardo, entrambi resistono, si evitano, si cercano, irresistibilmente attratti e irrimediabilmente divisi.Ma a un certo punto Adam, avvocato nello studio del padre di Rachel, viene incaricato di risolvere la situazione incresciosa, pericolosa, che Ellie si è lasciata alle spalle a New York e quindi i due sono costretti a incontrarsi, per lavoro, fino a quando la malattia della nonna di Ellie e Rachel fornisce ai due innamorati l’occasione di infrangere le regole e di cedere alla passione.
Segal scrive con un’eleganza, realismo, magia, quella descritta è una società spietata, caratterizzata dall’orrore e dalla paura che la vecchia nonna Ziva ha vissuto durante il periodo dettato dal nazionalsocialismo e dall’impossibilità, per la comunità ebraica, di vivere liberamente la propria quotidianità.
Questa è un’opera di passione, amore, fedeltà, sentimenti e virtù che caratterizzando l’uomo e rendono la sua vita mutevole ma anche ironica perchè attraverso i cliché si mettono in ridicolo anche molti usi e costumi delle società. Un libro d’amore, bello, elegante, appassionante e facile alla lettura. Cosa volete di più?