L’autore de “Bianca come il latte, rossa come il sangue“, ha pubblicato lo scorso Ottobre “Cose che nessuno sa”, un romanzo la cui protagonista è una ragazza di quattordici anni, Margherita, alle prese col primo anno di scuola superiore. Un giorno scopre che il padre è andato via di casa; deciderà di partire alla sua ricerca insieme ad un ragazzo di diciassette anni che ha conosciuto a scuola. Un vero e proprio colpo di fulmine. Per chi ancora non avesse avuto modo di leggere il libro, lo consiglio vivamente perché, pur essendo diverso rispetto al primo romanzo di Alessandro D’Avenia, l’autore riesce comunque a suscitare l’interesse del lettore, intessendo storie vere ma semplici.
In “Cose che nessuno sa” di sono molte frasi che fanno riflettere; ne ho selezionata qualcuna per voi. Le frasi più belle sono:
“Nessuna perla è mai perfettamente simmetrica. E nelle cose di questo mondo è meglio tenersi lontani dalla perfezione: la luna quando è piena comincia a calare, la frutta quando è matura cade, il cuore quando è felice già teme di perdere quella gioia, l’amore quando raggiunge l’estasi è già passato. Solo le mancanze assicurano la bellezza, solo l’imperfezione aspira all’eternità”.
“Quattordici anni. E’ volere tutto e niente nello stesso momento. Avere segreti inconfessabili e domande senza risposta. Odiare sè per odiare tutti. Avere tutte le paure e nasconderle, pur volendole dire tutte insieme con mille bocche. Avere centomila maschere senza cambiare mai la faccia che ti ritrovi. Avere un milione di sensi di colpa e dover scegliere a chi addossarliper non doverli portare tutti da sola”.
“Le persone sono fatte di luci ed ombre. Finchè non conosci le ombre non sai niente di una persona. Cerca di vedere le ombre prima delle luci, altrimenti resti delusa”.
“Insieme siamo migliori che presi singolarmente: siamo più reali. Certo, non siamo perfetti, ma la perfezione, lo sai, è sempre a un gradino dalla perfezione, e la lasciamo agli altri. A me piace la sacrosanta e intensa imperfezione della vita”.
“Diventare adulti è trovare la pazienza per dare corso ai propri sogni senza rinunciarvi”.
“Dovete perdere il sonno sognando il vostro futuro. Il sonno lo perdiamo perchè la vita ci fa paura e ci emoziona allo stesso tempo, la vogliamo aggredire e strapparle le sue promesse. Abbiamo paura che ci abbatta, che le speranze restino deluse, che tutto sia solo frutto dell’immaginazione”.
“Ho deciso di partire” disse Margherita.
“Vengo con te”, rispose Giulio, senza sapere dove, sicuro che fosse il posto giusto.
“L’amore non è un aperitivo o una cena fuori, ma una dannatissima quotidianità che diventa una sorpresa ogni giorno grazie al fatto di essere in due”.