Oggi vorrei affrontare con voi una questione piuttosto spinosa e che mi lascia perplessa. Secondo voi è giusto che una casa editrice si faccia pagare per stampare il vostro libro e vi chieda di acquistare un minimo di copie? Se tutti gli autori esordienti avessero i soldi per pagare cinquanta o cento copie del loro libro,
non sarebbe più facile andare in tipografia e farselo stampare direttamente, senza l’intercessione della casa editrice? La cosa che fa più rabbia è che c’è gente che paga per vedere la propria ‘creatura’ andare in stampa; peccato che, se facesse un giro su internet, capirebbe che ci sono dei servizi di self-publishing totalmente gratuiti (o quasi), o che comunque non chiedono un ordine minimo di copie, ma solo una copia simbolica.
L’unico punto a favore di quanti si fanno pagare per pubblicare il vostro libro è che sul venduto si riservano una percentuale che è la metà rispetto alle altre case editrici; questo perché il grosso del loro guadagno lo fanno esclusivamente vendendo le copie obbligatorie all’autore.
Pubblicare con queste società può essere utile nel momento in cui l’autore ha già il suo giro e con le copie vendute rientra subito con le spese, oppure se l’autore ha già una rete di distribuzione che gli permette di vendere tutte le copie che ha acquistato, altrimenti la vedo veramente dura.
Non potrete certo mettervi al semaforo della stazione a vendere le copie del vostro libro, nè tantomeno potrete permettervi di tenerle tutte per voi, altrimenti per che cosa avete pubblicato il vostro lavoro, per vederlo morire sullo scaffale della vostra libreria?
Mi piacerebbe ricevere qualche commento sulle vostre esperienze, se qualcuno di voi ha già pubblicato a pagamento, o se invece vi siete affidati a società che non vi chiedono di acquistare un numero minimo di copie. Inoltre vorrei sapere se siete soddisfatti del servizio o meno. Sarebbe bello mettere a conoscenza della vostra esperienza chi vorrebbe pubblicare un romanzo ed è indeciso perché non sa a chi rivolgersi.
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