Una delle opportunità che si presentano agli scrittori esordienti perchè vedano pubblicati i propri lavori è la partecipazione a concorsi letterari (gratuiti o meno) che vengono banditi in ogni parte della penisola e i cui bandi sono facilmente rinvenibili attraverso i motori di ricerca.
Durante il corso dell’anno si hanno numerose opportunità di partecipare a concorsi con opere che ormai da troppo tempo teniamo chiuse nel cassetto: perchè non rispolverarle e tentare la fortuna? Ebbene sì: non è solo questione di bravura ma anche di fortuna. Basta incontrare il favore della giuria, far presa nel cuore di chi esamina i lavori, e il gioco è fatto.
Il premio? Consiste quasi sempre nella pubblicazione della propria opera o in una raccolta, oppure in una monografia. Le modalità di partecipazione ai vari concorsi letterari sono disciplinate da un bando che detta le regole cui devono attenersi i partecipanti per l’invio del materiale. Ci sono concorsi la cui partecipazione è gratuita e altri dove invece si paga un piccolo contributo. Non sto qui a dire se gli uni siano migliori degli altri; spetta a voi giudicare e decidere quanto volete investire nel vostro futuro, se questa è la professione che volete intraprendere. Quello che mi sento di consigliare è di partecipare comunque ai concorsi gratuiti, poi di valutare di volta in volta le varie opportunità che si presentano.
Sicuramente la partecipazione ai concorsi letterari è importante per chi vuole farsi conoscere e tentare la professione di scrittore professionista. I concorsi letterari sono suddivisi per tipologia: narrativa (che comprende romanzi, novelle, racconti) e poesia. Sicuramente quella di partecipare a un concorso letterario è la strada più difficile per raggiungere la notorietà, anche se dopo i risultati sono più visibili rispetto ad un’esordiente che si affida alle piattaforme di self – publishing.
Pubblicare autonomamente un libro ha un costo; se a ciò si aggiunge il fatto che la promozione del volume spetta quasi sempre all’esordiente e in Italia è un servizio che suscita ancora diffidenza, allora è preferibile affidare il proprio destino ai concorsi letterari. Vedremo in uno dei prossimi post come auto-pubblicare le proprie opere, in modo da avere un quadro dettagliato della situazione in cui versano gli esordienti nel nostro Paese.
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