Qualche giorno fa è uscito nei cinema italiani “La chiave di Sarah“, tratto dall’omonimo romanzo di Tatiana De Rosnay uscito nel lontano 2007 ed edito da Mondadori. Il prossimo 27 Gennaio ricorrerà la Giornata della Memoria, istituita per non dimenticare i crimini nazisti nei confronti degli ebrei.
In occasione di questa giornata, non potevano mancare libri che in qualche modo riconducessero a quei fatti, all’orrore di chi ha avuto modo di vedere con i propri occhi il dolore e la sofferenza di un intero popolo. Tra questi segnaliamo un libro che già da qualche settimana fa capolino nella classifica dei libri più venduti, “Auschwitz. Ero il numero 220543″ di Denis Avey, edito da Newton Compton.
Tra i titoli che raccontano la testimonianza di quanti hanno vissuto in diretta quegli avvenimenti, “Per ogni pidocchio cinque bastonate” uscito oggi in libreria per conto della Mondadori. E’ stato scritto da Michele Brambilla sulla scia dei ricordi di uno degli ultimi testimoni ancora in vita, l’avvocato novantenne Gianfranco Maris. Altro titolo che parla di testimonianze è “Voci dal lager. Diari e lettere di deportati 1943-1945” scritto a quattro mani da Mario Avagliano e Marco Palmieri.
Il libro di Karen Taieb, invece, “Abbiate pietà di mio figlio“, raccoglie le lettere dei deportati ebrei rinchiusi nel 1942 al Velodromo d’Inverno a Parigi. Tutto al femminile è invece “Le donne e l’ olocausto” di Lucille Eichengreen, che racconta la vita delle donne ebree nei campi di concentramento. I titoli sull’argomenti non si esauriscono qui, ma sono molti di più.
Con questo breve articolo si voleva sensibilizzare quanti per mille ragioni che non stiamo quia spiegare e scandagliare, fanno finta che tali barbarie non siano mai accadute. E’ vero che ormai quasi tutti i testimoni oculari sono morti, ma è anche vero che certe cose non si possono dimenticare, anche se sono accadute a centinaia di chilometri da noi, dalle nostre vite, dai nostri affetti più cari.
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