A rivelarlo uno studio condotto dalla Camera di Commercio di Milano. In Lombardia sono oltre 5.600 le imprese legate in qualche modo al settore editoriale, tra cui aziende che si occupano di servizi di stampa, agenti e rappresentanti di libri, commercio all’ingrosso di libri, commercio al dettaglio di libri o giornali. Al primo posto Milano con oltre 2.600 imprese, seguita da Brescia con 562, Bergamo con 504 imprese, Monza, Lecco e Sondrio.
Sarà solo un caso che siano proprio i milanesi i più dediti alla lettura, come dimostra sempre uno studio condotto dalla Camera di Commercio di Milano? I milanesi infatti spendono 316 milioni l’anno per comprare libri, riviste e testi scolastici. Dall’indagine è emerso che oltre una famiglia su due acquista libri, poco meno del 50% acquista riviste e giornali, mentre il resto testi scolastici.
Effettivamente ricordo che quando lavoravo a Milano divoravo un libro dietro l’altro, non perchè avessi più tempo, ma tra uno spostamento in metripolitana e un’altro, dovevo necessariamente fare qualcosa, e come impiegare il tempo se non leggendo un bel libro? Ricordo anche che sui mezzi pubblici erano tantissime le persone che facevano lo stesso, mentre al sud siamo abituati a viaggiare e spostarci in macchina per andare in ufficio o a fare delle commissioni, quindi è difficile leggere in questo lasso di tempo. Al sud preferiamo leggere soprattutto la sera prima di andare a dormire. Diamo uno sguardo alla classifica delle 20 provincie italiane che si contraddistinguono per numero di attività nel settore editoriale:
1. Roma
2. Milano
3. Torino
4. Napoli
5. Bologna
6. Firenze
7. Genova
8. Bari
9. Brescia
10. Padova
11. Cagliari
12. Palermo
13. Bergamo
14. Catania
15. Venezia
16. Salerno
17. Verona
18. Lecce
19. Perugia
20. Treviso
Possiamo concludere che anche il Sud non se la cava male, dal momento che ben 6 città presenti nella top 20 sono meridionali. Questo fa pensare che, nonostante la crisi, il settore editoriale regge bene, e questo non può che farci onore, dal momento che in Italia abbiamo tante piccole realtà editoriali che contribuiscono ad arricchire territori altrimenti tagliati fuori da quelliche sono i centri editoriali per eccellenza,come le grandi città e agglomerati industriali del Nord.
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