Ieri Repubblica ha pubblicato un articolo contenente la bozza di legge sulle liberalizzazioni, in base alla quale sarebbe possibile per le imprese commerciali fare sconti, promozioni e saldiquando vogliono e per tutto il tempo che vogliono. Un passo molto importante se si pensa che la legge che regolamenta il prezzo dei libri, chiamata legge Levi,
è entrata in vigore solo il 1 Settembre 2011, e metteva sullo stesso piano piccole librerie e megastore, decretando che tutti i venditori potessero praticare uno sconto non più alto del 15%, mentre gli editori potevano decidere di praticare uno sconto massimo del 25% per una durata non superiore a 30 giorni e solo una volta l’anno, ad eccezione del periodo natalizio.
L’articolo 2 della bozza recita che “ogni impresa commerciale anche al dettaglio, in qualunque settore merceologico, può decidere in autonomia il periodo nel quale effettuare sconti, saldi e vendite straordinarie, la durata delle promozioni e l’entità delle riduzioni”. Vengono eliminati gli obblighi di preventiva comunicazione all’amministrazione. Saranno quindi i commercianti, nel senso più ampio del termine, a stabilire per quanto tempo offrire ai propri clienti la propria merce a prezzi scontati.
Sempre che la bozza sia confermata, il disegno del Governo sarebbe diametralmente opposto a quanto stabilito solo qualche mese fa, proprio per evitare che il commercio elettronico e i megastore avessero la meglio sulle piccole librerie. Il paradosso è che, se dovesse passare il contenuto di questa bozza, gli sconti sui libri non sarebbero assolutamente regolamentati, e ci troveremmo da una parte i lettori che sicuramente avranno più ampie possibilità di scelta, dall’altra le librerie tradizionali che saranno costrette a chiudere perchè soppiantate da quelle on line che, sostenendo meno costi digestione, saranno in grado di offrire ai lettori prezzi sicuramente più competitivi.
con ammesso che sia confermato quanto scrive Repubblica. Queste norme infatti annullerebbero tout court il principio e il contenuto di quella legge, rendendo gli sconti sui libri ancora più liberi di quanto fossero prima della legge recente.
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