Sabato scorso gli scontri tra i manifestanti e la polizia hanno portato all’incendio dell’Istituto d’Egitto del Cairo, un centro di ricerca risalente all’epoca di Napoleone Bonaparte, anzi, voluto proprio da lui. All’interno dell’Istituto erano conservati manoscritti di inestimabile valore, libri a stampa, mappe, documenti antichi.
Tra il patrimonio librario, all’interno dell’Istituto era conservata una copia della Description de l’Egypte, un’opera fatta compilare da Napoleone da un team di studiosi francesi, che hanno ricostruito i punti salienti della storia e dei monumenti dell’Egitto. Il manoscritto è andato perduto nell’incendio che è stato appiccato all’interno dell’Istituto, e la stessa sorte è toccata a gran parte dei volumi che vi erano custoditi.
L’incendio è durato dodici ore, ed è stato spento con l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno dovuto usare centinaia di litri d’acqua; per cui i volumi, oltre che aggrediti dal fuoco, hanno dovuto subire l’effetto dell’acqua, che ha lavato l’inchiostro, già sbiadito dal tempo. Per cercare di salvare quello che è rimasto, un gruppo di volontari, tra cui studenti, accademici, ma anche semplici cittadini, ha portato in salvo le centinaia di volumi deturpati dal fuoco e dall’acqua utilizzata per spegnerlo.
I manoscritti che sono stati portati in salvo sono per ora solo cinquantamila, e sono stati trasportati al dipartimento Archivi e Biblioteche. E’ difficile quantificare il danno, ma questi episodi non dovrebbero succedere in alcun caso, perchè è talmente poco quello che ci rimane dei secoli passati, che dobbiamo custodirlo gelosamente come eredità per le generazioni a venire.
Nel frattempo il governo ha aperto un’inchiesta, per cercare di capire chi sia il colpevole. Ci sono le immagini delle telecamere della Tv di stato che fa vedere degli uomini in borghese che appiccano il fuoco all’ edificio, ma per il momento nulla di più. Lo stesso governo egiziano è stato criticato da più parti per non aver difeso come avrebbe dovuto l’Istituto d’Egitto, ma sappiamo bene quanto sia facile parlare dopo che i fatti si sono già verificati.
Una cosa è certa: la cultura va difesa a spada tratta, soprattutto quando si tratta di tesori de i valore inestimabile come quelli conservati in una terra in cuiaffondano le radici di tutte le popolazioni del bacinodel Mediterraneo.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.