Uscita da soli pochi giorni, la biografia di Steve Jobs scritta da Walter Isaacson, è già diventata bestseller mondiale. Un successo planetario incredibile, come dimostrano le classifiche di vendita di Amazon, dove occupa il primo posto nella top 100 ormai da 45 giorni. In Italia la biografia è distribuita dalla Mondadori e ha avuto una tiratura di 125 mila copie,
cui si aggiunge una ristampa di altre 50 mila copie già il primo giorno di uscita. L’idea di una biografia era venuta in mente allo stesso Jobs nel lontano 2004, quando contattò lo scrittore. Voleva che i suoi figli avessero un ricordo di lui. Seguirono due anni in cui Jobs concesse interviste allo scrittore, mentre Isaacson aveva colloqui con i suoi amici, rivali e familiari. Ne nasce una biografia completa che racconta la vita di Steve Jobs fin dalla sua nascita, passando per l’adolescenza fino alla piena maturità, senza tralasciare il buio della malattia.
Ne viene fuori uno Steve che ha fumato la marijuana, che ha provato l’LSD, cui piacevano Shakespeare e Platone, e i cui musicisti preferiti erano i Beatles. Nelle pagine della biografia si racconta anche dell’incontro con Steve Wozniak, che lo affiancò nell’avventura Apple, della sua politica di marketing e della guerra ad Android. Isaacson menziona in ordine alfabetico le persone che Jobs ha incontrato nella sua vita, quasi non si tratti di una biografia ma di un copione cinematografico.
E proprio in questi giorni si parla della possibilità di farne un film, dal momento che la Sony è già in trattativa per la cessione dei diritti del libro. Chissà cosa succederà nei prossimi giorni. Quel che è certo è che l’interesse per Steve Jobs e per la sua vita intera ha coinvolto una larga fetta di pubblico eterogeneo per età e condizione lavorativa.
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