La proposta di oggi per i lettori di questo blog è un bel libro di viaggio. Verso La Montagna Sacra, scritto da Colin Thubron trasporta il lettore in un mondo lontanissimo. I passi innevati e le montagne dai contorni ed altezze sontuose, il Tibet preso fra leggenda e sogno di occidentali sognatori.
Come si può resistere alla montagna sacra per eccellenza il Kailash, che al solo nominarlo si ammanta di fiaba oltre che di neve. Questo è il viaggio che affronta Colin Thubron, accodandosi a un gruppo di fedeli e pellegrini provenienti dal Nepal. La scrittura appassionata suggerisce scenari, laghi e incontri. L’autore riesce a parlare con la gente del posto, con i nomadi lungo i loro spostamenti, con i monaci isolati e concentrati nei monasteri e luoghi di ritiro.
Fino a quando il viaggio esteriore dovrà coniugarsi con una dimensione personale che darà allo scrittore un punto di vista differente. I luoghi acquistano una grammatica emozionale e sentimentale inedita, più dolorosa ma per lo stesso motivo anche più vera.
In questo modo la durezza del clima himalayano, la limpidezza dei laghi, i paesaggi incontaminati fanno da specchio e da rimando all’esperienza dello scrittore. Improvvisamente le idee, le credenze si fanno materia viva.
La storia di un viaggio difficile sul tetto del mondo, un luogo dell’immaginato, della spiritualità e di molto altro ancora. Un itinerario che in pochi riescono ad affrontare, per via delle impervie altitudini, per la lontananza e per la complessità geopolitica di quei posti.
Un oriente da sempre ricercato, rincorso e sognato, incomprensibile forse come la stessa vicenda umana coi suoi sentimenti e vicissitudini.
Verso La Montagna Sacra, Colin Thubron, Ponte Alle Grazie, €16,80
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